Psicologia a scuola: in cerca di un riconoscimento istituzionale

Lo sportello psicologico a scuola è una realtà purtroppo non sempre garantita: in alcuni casi solo la sensibilità di alcuni dirigenti consente l’attivazione di questo servizio, con orari molto contenuti e legato a specifici progetti.

Eppure lo psicologo in un contesto come quello scolastico intercetta un bisogno reale, tangibile che, con la fase pandemica è diventato eclatante. I colleghi che oggi si stanno formando in questo ambito o hanno già acquisito questa professionalità possono contare su un ulteriore passo avanti “ufficiale”, grazie alle azioni del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, che vede nel direttivo un esponente importante della nostra associazione.


Di cosa stiamo parlando?

Il  25 settembre 2020 è stato approvato il  Protocollo d’intesa tra Consiglio Nazionale e Ministero dell’Istruzione, che rientra nell’art.6 “sostegno psicologico” dell’accordo Governo-Sindacati.

Il protocollo segna un traguardo importante per ciò che riguarda il diritto alla salute psicologica, attivando una collaborazione tra Ordine professionale e Ministero dell’Istruzione, con il compito di offrire un sistema di assistenza e supporto psicologico a livello nazionale per:

  • il personale scolastico
  • le famiglie
  • gli studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Non solo alunni dunque, ma un bacino di utenza più ampio che coinvolge tutti gli attori che sono parte attiva del percorso educativo/formativo.

Non possiamo nascondere alcuni ritardi evidenti, causate da ragioni ben note, ma la buona notizia è che e iprotocollo garantirà, finalmente, una presenza capillare della nostra professione sul territorio.


Obiettivo: garantire la massima professionalità e serietà.

Il CNOP, oltre ad offrire un supporto alle istituzioni scolastiche per l’ideazione e la progettazione delle azioni di prevenzione, promozione e intervento, predisporrà dettagliate linee guida che garantiscano il rispetto dei criteri di selezione. In particolare, la partecipazione all’iniziativa sarà consentita ai professionisti che possiedono almeno:

  • 3 anni di anzianità di iscrizione all’albo degli psicologi oppure
  • 1 anno di lavoro in ambito scolastico, documentato e retribuito oppure
  • 1 anno o 500 ore di formazione specifica presso istituzioni formative accreditate.

Il perché di questa proposta?

  1. garantire l’inserimento anche da parte dei colleghi più giovani, che spesso faticano a inserirsi nel mondo del lavoro.
  2. evitare “bandi al ribasso”, garantendo il riconoscimento del valore della prestazione fissato a 40 lordi/ora, grazie al ruolo di coordinamento del nostro organo istituzionale a livello nazione (CNOP).
  3. Favorire l’individuazione di metodi, strumenti e protocolli di intervento utilizzabili nell’ambito scolastico con la finalità di:
  • raccogliere preziose informazioni e dati che verranno elaborati a livello nazionale
  • valutare l’efficacia degli interventi proposti
  • attivare progetti di formazione e informazione circa i temi della salute in ambito scolastico rivolti ai professionisti di salute mentale, al personale istituzionale e scolastico, agli studenti e alle famiglie.

È possibile affermare con grande convinzione che questo rappresenta un traguardo inedito e fondamentale per l’insediamento della Psicologia nell’istituzione scolastica. Per quanto a lungo riconosciuta infatti, la salute mentale sta raggiungendo solo in tempi recenti l’interesse e il riconoscimento che le spetta e l’occasione di collaborazione ottenuta deve essere impiegata al meglio. Come associazione professionale stiamo lavorando in questa direzione e siamo fiduciosi che risultati positivi e soddisfacenti, ma soprattutto utili, possano derivare dall’interconnessione degli sforzi istituzionali, ordinistici nazionali e regionali.

Scopri cosa abbiamo fatto nel corso della consiliatura iniziata nel 2020 sulla Psicologia Scolastica.