Salute mentale: intervento tempestivo ma con la giusta cautela per una corretta diagnosi

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, Valentina Di Mattei ha scritto un interessante articolo per il Corriere della Sera, che siamo felici di riprendere e condividere con colleghi e colleghe.

Nell’articolo la Dott.ssa Di Mattei esprime la necessità di intervenire precocemente per intercettare il disagio mentale e migliorare l’accesso ai servizi tutelando chi ha difficoltà a ricevere cure, grazie ad un sistema di diagnosi e intervento capillare. Ribadisce inoltre come un approccio integrato che garantisca la presenza dello psicologo in diversi contesti favorisca notevolmente l’assistenza, prevenendo l’eccessiva medicalizzazione. Particolare attenzione va inoltre dedicata alla fase di diagnosi in salute mentale, che si basa sulla narrazione del paziente, richiede tempo e ascolto; eseguirla correttamente corrisponde quindi ad un orientamento verso trattamenti adeguati, evitando stigma e percezioni errate di sé.

Riprendendo quanto si legge nell’articolo, “Circa il 5% della popolazione soffre di disturbi psichiatrici gravi ma avvicinandosi ai confini della cosiddetta normalità, la distinzione diventa più sfumata. Oltre alle azioni legislative, è fondamentale quindi che la società e i professionisti della salute mentale lavorino per ridurre il rischio di diagnosi frettolose, favorendo invece interventi di prevenzione e supporto che rispettino la complessità individuale di ogni paziente. In questo contesto, la legge lombarda valorizza il ruolo dello psicologo nelle cure primarie, consentendo interventi selettivi e mirati rivolti a gruppi a rischio, come bambini e adolescenti. Nella stessa direzione anche iniziative come Milano4Mentalhealth che amplificano l’importanza della salute mentale come priorità collettiva, sostenendo la diffusione di informazioni e la creazione di reti di sostegno per promuovere una cultura di benessere psicologico accessibile a tutti. 

La Giornata Mondiale della Salute Mentale ci ricorda quanto sia essenziale un impegno costante per migliorare l’accesso alle cure psicologiche, ma anche per prevenire la medicalizzazione eccessiva che può compromettere significativamente la vita dei pazienti. Le iniziative, come quelle adottate in Lombardia, devono puntare a un equilibrio tra cura tempestiva e rispetto per l’individualità di ogni persona, assicurando un approccio umano e riflessivo che non si limiti a «trattare» i sintomi, ma a prendersi cura delle persone nella loro interezza.

 

In Professione Psicologo non solo ci troviamo d’accordo con quanto espresso dalla Dott.ssa Di Mattei, ma lavoriamo per far sì che ciò che è auspicabile diventi realtà.

 

Valentina Di Mattei, Professore Associato e Specialista in Psicologia Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Responsabile del Servizio di Psicologia Clinica della Salute presso IRCCS Ospedale San Raffaele. Fondatrice e Presidente di «Salute allo Specchio» ETS.

 

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