Anche nel nuovo mandato del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, la psicologia scolastica si conferma una priorità strategica, in piena continuità con il lavoro svolto negli scorsi anni e con la visione delineata nel nostro programma elettorale.
Nella seduta di ieri, il Consiglio ha condiviso e approvato il progetto dedicato alla psicologia scolastica per l’anno 2025, definendo tappe e investimenti necessari. Una scelta importante, guidata da una visione chiara, ben espressa dalle parole della consigliera Marzia Targhettini:
“Sogniamo una scuola che non aspetti la crisi, ma progetti benessere e che metta la salute mentale al centro della crescita. Una scuola con lo psicologo, non a progetto, ma per progetto di vita.”
Le priorità del progetto
Il piano approvato si sviluppa lungo quattro direttrici principali:
- sostenere il dialogo istituzionale tra l’Ordine e i vertici regionali sui temi della psicologia scolastica e dei servizi attivati;
- predisporre materiali chiari e accessibili che definiscano ruolo, competenze e modalità di intervento dello psicologo scolastico;
- promuovere la psicologia scolastica come risorsa stabile e strategica del sistema educativo, superando la logica emergenziale;
- monitorare con attenzione il progetto regionale Scuola in Ascolto, analizzando il lavoro svolto, i benefici prodotti e le eventuali criticità.
Queste azioni delineano con chiarezza la direzione che Professione Psicolog** intende perseguire. Da un lato, l’obiettivo è integrare in modo sempre più solido la figura dello psicologo scolastico nel tessuto scolastico, rendendone chiari i ruoli e le funzioni, per un intervento realmente efficace. Dall’altro, si punta a potenziare gli strumenti professionali, definendo in modo più netto l’identità della professione e contribuendo a costruire un’immagine pubblica riconoscibile e riconosciuta.
Presenza capillare, comunità professionale, prevenzione
Lo scopo di fondo è promuovere la presenza capillare dello psicologo all’interno delle scuole, rispondendo in modo competente e tempestivo alle richieste di benessere psicologico che provengono da tutti i livelli del sistema scolastico.
Al tempo stesso, il progetto guarda anche alle esigenze delle colleghe e dei colleghi: l’Ordine vuole essere un riferimento solido, capace di offrire supporto, formazione e soprattutto di costruire una rete professionale che accompagni il lavoro quotidiano con strumenti, confronto e riconoscimento.
Il fine ultimo di questo impegno è più ampio: si tratta di promuovere un approccio nuovo, in grado di rispondere all’enorme domanda di supporto psicologico che da anni arriva dalla scuola, e di farlo in ottica preventiva, non solo emergenziale.
Come afferma ancora la collega tesoriera Marzia Targhettini:
“Negli ultimi anni, esperienze come il progetto Scuola in Ascolto e il protocollo CNOP-MIM hanno dimostrato quanto la figura dello psicologo scolastico sia una risorsa preziosa. Di fronte alle sfide quotidiane che il mondo della scuola affronta — anche e soprattutto sul piano della salute emotiva degli alunni — emerge con forza l’urgenza di un cambio di passo. È tempo che lo psicologo scolastico diventi una figura strutturale.
Lo psicologo scolastico non può più essere solo uno sportello di ascolto. È un presidio di prevenzione, una guida per l’inclusione, un punto di riferimento per affrontare fenomeni complessi come ansia, bullismo, violenza, drop-out e disagio emotivo.
Questo è il contributo che Professione Psicolog* vuole dare al futuro della psicologia scolastica e al sistema educativo nel suo complesso.”